Mederi propone, tra le altre cose, un percorso di trasformazione dei propri limiti in punti di forza.
La timidezza, il senso di inadeguatezza, l’arroganza, il non ascoltare, il non prendere iniziative, etc. non sono limiti oggettivi, ma sono dinamiche della personalità che partono dalla non conoscenza delle proprie reali potenzialità.
Allora diventa fondamentale imparare a conoscersi, perché non puoi cambiare ciò che non conosci. In questo percorso utilizziamo tecniche di “ascolto interiore” per sentire dove e come ci stiamo auto limitando, seguite da tecniche di meditazione atte alla realizzazione del cambiamento auspicato.
La concentrazione, in sanscrito dharana che è il primo dei tre stadi della meditazione, consente di uscire dalle dinamiche solite, dagli automatismi, orientando la mente verso lo sviluppo delle migliori qualità in un percorso di continua liberazione dai limiti che molto spesso sono imposti, in modo inconsapevole, dalla mente stessa.
L’uomo è ciò che pensa, se riusciamo ad aprire la nostra mente, possiamo conquistare nuovi orizzonti, acquisire nuovi talenti. L’importante è che il pensiero che stiamo coltivando sia creativo, costruttivo e mai distruttivo.
Negli anni di insegnamento della meditazione abbiamo visto centinaia o forse migliaia di persone cambiare in questo senso, passare dalla timidezza ad una maggiore fiducia in se stessi, dalla collera ad un maggiore equilibrio, dalla critica ottusa alla comprensione aperta dei diversi punti di vista e tutto questo si traduce nel miglioramento del rapporto con gli altri, anche sul luogo di lavoro.